Treno del Ficodindia – Palermo-Roccapalumba/Alia – 18/10/2020

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Domenica 18 ottobre 2020  alle 10:15, dalla Stazione Centrale di Palermo,  è partito il Treno denominato “Treno del Ficodindia”,  con destinazione Roccapalumba,  inserito nell’edizione 2020 dei Treni Storici del Gusto, promossa dalla Fondazione FS Italiane e dalla Regione Sicilia Assessorato Regionale al Turismo con la collaborazione di Slow Food Sicilia. Il convoglio, trainato dalla locomotiva elettrica E 646 196, era composto da un bagagliaio a due assi tipo DI 92000 in grigio ardesia, una carrozza tipo Corbellini in livrea castano-isabella e due carrozze tipo Centoporte, una in castano-isabella ed una in grigio-ardesia ed ha effettuato le fermate, per servizio viaggiatori, nelle stazioni di Bagheria e Termini Imerese. In esso, come previsto dalla normativa nazionale anti-Covid19, sono state rispettate, anche  con l’assistenza a bordo fornita da una rappresentanza di TrenoDoc, le norme previste, come l’uso di dispenser di gel igienizzante a bordo treno, il distanziamento dei posti a sedere e l’uso delle mascherine. All’interno del bagagliaio a due assi, la nostra Associazione ha allestito, nel completo rispetto delle normative anti-Covid19,  un punto di ristoro-bar che ha consentito ai passeggeri di consumare uno spuntino o di gustare un buon caffè. A bordo treno si è svolto inoltre il consueto Laboratorio del Gusto organizzato da Slow Food Sicilia, durante il quale sono stati illustrati alcuni prodotti enogastronomici tradizionali e tipici del territorio e con la distribuzione di un assortimento di biscotti e paste alla mandorla.  Sul treno era presente, il rappresentante dell’Assessorato Regionale al Turismo Sig.ra Egla Giunta, nonchè le Guide Turistiche abilitate Dott.ssa Barbara De Gaetani e Dott.ssa Angela Lentini. Il programma originario prevedeva la partecipazione alla Sagra del Ficodindia che ogni anno si tiene a Roccapalumba, ma quest’anno, per le motivazioni legate alla pandemia, è stata annullata. Il programma è stato pertanto articolato inserendo, nel tour delle visite guidate, due siti di straordinaria bellezza: il Mulino Fiaccati, in territorio di Roccapalumba ed il sito delle Grotte della Gurfa in territorio di Alia. Giunti alla stazione ferroviaria di Roccapalumba i passeggeri, a bordo di un pullman, messo a disposizione dalla Fondazione FS, sono stati trasferiti presso il vicino Mulino Fiaccati, costruito nel 1887, dove sono stati accolti dal proprietario del complesso edilizio, Giuseppe Pollina, Presidente della sede di Roccapalumba di Sicilia Antica ed artefice del recupero e della valorizzazione di un sito unico per il suo valore storico-edilizio ed ambientale,  ma soprattutto per il valore legato alla salvaguardia di quelle tradizioni legate all’economia siciliana del secolo scorso ed in particolare alla molitura a freddo del grano. Dopo l’accoglienza e dopo una esaustiva presentazione del sito e dei passaggi storici e temporali che hanno condotto all’intervento di restauro del complesso rurale che è stato finalizzato, non solo al recupero morfologico, ma anche al riuso dell’edificio ed alla sua completa fruizione, i visitatori hanno potuto assistere alla molitura del grano nella macina in pietra azionata da una pala orizzontale, azionata dalle acque del limitrofo corso d’acqua facente parte del bacino idrografico del Fiume Torto. Da sottolineare infine la grande importanza storica ed economica che svolse il vicino scalo ferroviario di Roccapalumba nel trasporto del grano e delle farine provenienti dal Mulino, dalla fine dell’ottocento sino agli anni 70. Ultimata la visita del Mulino Fiaccati, i visitatori sono stati condotti in un altro sito di rara bellezza ed unicità. Il complesso archeologico delle cosiddette “Grotte della Gurfa”, un vero e proprio monumento di architettura rupestre, che si estende all’interno di un lungo sperone roccioso a sudest del centro abitato di Alia. Non si tratta pertanto di grotte naturali bensì di cavità interamente scavate dall’uomo. Su questo sito, sulla sua datazione e sulle destinazioni per le quali è stato creato, ancora oggi non c’è certezza, ma una serie di ipotesi che vanno, da quella di tipo sacro, per la presenza della cavità maggiore a Tholos, la più grande di tutte quelle conosciute del Mediterraneo,  che alcuni studiosi ipotizzano essere stata il luogo della tomba di Minosse Re di Creta, ad altre più legate all’economia dei luoghi che la accomunerebbero a deposito di grano e relativi ambienti di servizio.  La prima ipotesi è comunque la più suggestiva ma anche quella che si fa di giorno in giorno più attendibile a seguito dei vari studi e delle ricerche che sono in itinere. L’ultimo passaggio dell’articolato programma ha visto la visita del piccolo centro abitato di Alia e dei suoi principali monumenti. Dopo una breve sosta ristoratrice in un esercizio commerciale e dopo un piccolo percorso a piedi tra le caratteristiche viuzze del paese, i visitatori sono stati condotti dalle guide presso l’interessantissimo  Museo Civico Etnoantropologico, ove sono esposti utensili ed attrezzi riconducibili ai vecchi mestieri ed alle vecchie tradizioni dell’entroterra siculo. Nelle vicinanze del Museo, nella piazza principale, è stato possibile inoltre visitare la  seicentesca chiesa Madre,  Santuario, dedicato a Maria SS. delle Grazie ed ammirare dall’esterno l’attiguo  palazzo Guccione, palazzo baronale che  risale al XIX secolo e che fu fatto costruire dall’omonima famiglia, una delle più facoltose di Alia, in stile eclettico con forti riferimenti al Liberty siciliano della scuola di Ernesto Basile. A fine tour, in pullman, i visitatori sono stati ricondotti alla stazione ferroviaria di Roccapalumba riprendendo posto sul treno che ivi era stazionato. Alle 17 circa  il treno è  ripartito alla volta della stazione Centrale di  Palermo,  laddove,  dopo avere  effettuato le stesse fermate del viaggio di andata, è giunto in intorno alle 18:00.

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