Locomotive Elettriche

E 626 428

La locomotiva era stata disegnata dall’ing. Bianchi, con il classico disegno simile alle locomotive trifase con cassa rigida centrale e 2 avancorpi posti all’estremità, il tutto poggiava su un carrello centrale fisso con due assi motore e 2 carrelli anch’essi con 2 assi motore.

La E626 428 come le altre E626 di quarta serie sono nate come gruppo E625 001-041 dal 1940 E626 408-448, costruite da SNOS ed OM-CGE NEL 1939.

La E626 428 è stata recuperata nei primi anni 2000 dall’associazione treni storici liguria, a Novi San Bovo, dove era stata accantonata negli anni 90 per la demolizione, la macchina trovandosi in ottime condizioni meccaniche è stata portata al deposito rotabili storici di Pistoia, in attesa di assegnazione, quest’ultima avvenuta nel dicembre 2006 dove è stata trasferita prima a Santo Stefano Magra (SP) per una verifica meccanica ed elettrica, per poi essere assegnata in Sicilia nel Dep. Loc. di Palermo nell’anno 2007.

Il restauro, a cura dei soci di TrenoDoc, ha riguardato tra l’altro, lo smontaggio dei due pantografi e i due serbatoi dell’aria montati sul tetto, restaurati in separata sede; la completa sverniciatura del tetto di cui sono state effettuate diverse saldature, di cui successivamente sono stati stesi tre strati di antiruggine e tre strati di vernice castano.

Un accurata levigatura è stata fatta sul corpo centrale e sui due avancorpi,  con relativo trattamento antiruggine prima della vernice isabella, mentre il carro e i due carrelli sono stati, dapprima lavati e poi anch’essi trattati con antiruggine e dipinti di colore castano.

Molto impegnativo risultato il restauro dell’interno delle cabine di guida e del corridoio di collegamento, infatti sono state completamente riverniciate.

Al completamento dei lavori avvenuto nel mese di aprile 2011, sono stati rimontati a cura dell’officina di Trenitalia, tutte le componenti precedentemente smontate per revisione e verniciatura, dopo di che nel mese di agosto del 2011 è stata effettuata con successo la corsa prova Palermo-Cefalù, mettendo il sigillo sul rientro in servizio della E626 428 come rotabile storico.

Si è dovuto attendere il 25 marzo 2012  per vederla in composizione al treno storico siciliano, in composizione alla sorella E626 045 per effettuare il Treno del Mandorlo in Fiore da Palermo ad Agrigento. Negli anni successivi,diversi treni storici sono stati affidati alla storica locomotiva, grande orgoglio da parte dell’associazione TrenoDoc è stato quello di essere stata prescelta nella trazione del treno inaugurale, Napoli-Pietrarsa, per la riapertura del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.

E 636 128

La locomotiva in oggetto fa parte del gruppo di locomotive elettriche più numeroso, costruito dalle Ferrovie dello Stato in 469 esemplari, superato solo nei giorni nostri dalle moderne E464 con 717 macchine, bisogna comunque ricordare che in realtà solo le locomotive del gruppo Gr 740, hanno perso nei giorni nostri il primato di macchina più costruita in 470 esemplari, una in più del gruppo E636, ma si tratta di locomotive a vapore.

Parliamo della nostra E636 128, costruita nel 1955 dalla OM-CGE, fa parte del gruppo di seconda serie costruito fra il 1952-56 e si differiva fra le E636 di prima e terza serie, per il caratteristico coprigiunto a scalino presente nelle fiancate delle 2 semicasse,  la E636 fu progettata negli anni 30 dall’ing. D’Arbela, e costruita in due semicasse che poggiavano su tre carrelli indipendenti che montavano due assi ciascuno.

La E 636 128 concluse a Palermo, il servizio commerciale nell’anno 2003 e su interesse della nostra associazione, che nel frattempo grazie alla convenzione, veniva inserita nell’asset dei rotabili storici in sicilia.

Nel Marzo del 2004 cominciano i lavori di restauro eseguiti dai soci di TrenoDoc, coadiuvati da personale di Trenitalia, che hanno riguardato il risanamento delle lamiere corrose e la completa carteggiatura sia interna che esterna. I lavori di restauro sono terminati nell’agosto del 2005 riportando il rotabile all’antico splendore con la livrea originale Castano Isabella.

Nel mese di Settembre 2005 ha effettuato con successo la corsa prova e nel mese di Ottobre dello stesso anno ha iniziato il suo nuovo servizio di rotabile storico, effettuando per 5 domeniche consecutive il Treno dei Normanni, Palermo-Cefalù.

E 646 190

Su richiesta dell’associazione TrenoDoc è stata inserita nell’asset rotabili storici, quindi spostata al Deposito Locomotive di Brancaccio, fin da subito, obiettivo senz’altro molto complesso, era quello di riportarla allo stato d’origine con lavori di carpenteria pesante molto impegnativi effettuati dalla manovalanza di TrenoDoc, ma per dei problemi tecnici (continui furti di rame da parte di balordi) i lavori al momento sono stati sospesi e si spera in futuro nella ripresa dei lavori, sperando di poterla rivedere un giorno, nuovamente in servizio. Ecco l’immagine di come ci auguriamo che sarà la E 646 190.

E 646 196

Entrambe le macchine fanno parte dell’ultimo lotto costruito negli anni 1965-67 che andava dal n.° 187 al 210, la costruzione veniva affidata alla AERFER-OCREN.

L’ultimo lotto fu costruito navetta d’origine e si differenziava esternamente rispetto alle altre E 646 per il solo accoppiatore a 78 poli.

Questa differenza di costruzione dell’ultimo lotto di 646 era dovuto alla contemporanea costruzione di carrozze a piano ribassato con relative carrozze pilota per servizi a composizione bloccata, quindi queste locomotive a telecomando integrale, permettevano la marcia impresenziata quando si trovavano in coda al treno con marcia a spinta. Considerato l’esito positivo di quest’ultimo lotto di E 646, la trasformazione fu estesa sull’intero gruppo E 646 di seconda serie, non senza avere subito modifiche esterne alla carrozzeria ma anche meccaniche. La E 646 196, è stata l’ultima E 646 ad avere ricevuto la revisione con il relativo cambio carrelli, revisione effettuata nelle officine di Foligno, rientrando in servizio nel Deposito Locomotive di Firenze nell’anno 2008, rivestendo la livrea d’origine in verde-magnolia e grigio-nebbia ma che di li a poco avrebbe concluso il servizio commerciale.

Entrata a far parte del parco storico ed inizialmente assegnata a Pistoia, il 4 giugno 2014 viene inviata in Sicilia, assegnata al Dep. Loc. di Palermo, dopo pochi giorni dal suo arrivo, e precisamente giorno 08/06/2014, è titolare del treno storico siciliano assieme alla E 626 428 (Palermo-Agrigento) per l’inaugurazione della linea Agrigento Bassa-Porto Empedocle, linea ferroviaria inserita dalla Fondazione FS Italiane nel programma di recupero di vecchie linee non più in uso commerciale denominate Binari senza Tempo.