Locomotive Diesel

D 143

Il loro incarico era prettamente per le manovre pesanti ma non era difficile trovarli talvolta in linea al traino di treni merci. Negli anni 60 le FS decisero in una loro modifica, sia estetica che meccanica, con la sostituzione dei 2 motori con un solo tipo OM-Saurer, così le 49 unità venivano classificate D 143 e la livrea prendeva la sembianza da macchina da manovra nei colori verde vagone con strisce giallo segnale, telaio nero e pancone rosso segnale. Negli anni 2000 comincia un lento ma continuo accantonamento, motivo per cui la Fondazione FS Italiane ha deciso di recuperare la  D 143 3021 che si trova a La Spezia. Anche noi di TrenoDoc siamo riusciti a non far demolire la D 143 3045, macchina che ci sta molto a cuore, per essere stata l’unità a manovrare nella stazione di Carini, l’automotrice ALn  990 1005 per la bonifica dall’amianto. Attualmente si attende il suo restauro estetico e chissà in futuro anche quello funzionale.

D 343

Negli anni 90 comincia il loro accantonamento, per 6 macchine del gruppo D 343, nei primi anni 90 vengono noleggiate dalle ferrovie sud est, di queste, faceva parte anche la D 343 1001, soltanto 3 unità vennero acquistate escludendo le altre 3 che nel frattempo ritornavano a Trenitalia, compreso per fortuna anche la 1001. Come il gruppo delle D 443, costruite anch’esse negli anni 60, nacquero con i vetri avvolgenti sostituiti con i vetri piani negli anni 80 (anche se c’è da dire che alcune mantennero i vetri d’origine fino alla fine della loro carriera, vedi la storica D 343 1030) ed anche con le eleganti modanature in rilievo, che separavano il colore verde magnolia con l’isabella, eliminate negli anni 80 per motivi di ruggine causata dal ristagno d’acqua. Nei primi anni 2000 si è tentato di ridare vita al gruppo D 343, con varie modifiche sia estetiche (cambio cabine di guida) che meccaniche, la prescelta è stata la D 343 2016 di cui ha mantenuto la numerazione al suo rientro in servizio, ed anche rimasta l’unico esemplare. Successivamente altri due esemplari sempre del gruppo 2000 e precisamente la 2011 e 2031 hanno subito un revamping importante con la sostituzione delle cabine di guida, fra cui è stato allungato il telaio di circa 1 metro, ed anche modifiche importanti nella parte meccanica, ma riclassificate come D 449 001 e 002 ma rimaste uniche, probabilmente per lo scarso traffico merci sulle cosi dette linee non elettrificate. La D 343 1001 e 1030 costruzione FIAT e la D 343 2026 costruzione Breda, sono state preservate da Fondazione FS, attualmente solo la D 343 1001 risulta non atta al servizio accantonata al Palermo, in attesa di restauro, il suo recupero è stato fortemente voluto dalla nostra associazione e si spera quanto prima nel suo completo recupero funzionale.

D 345

Il gruppo D 345 è stato un naturale proseguimento del gruppo D 343 che nel frattempo era stato ampiamente collaudato. Le locomotive erano dotate di un motore ad 8 cilindri del tipo SSF 218 Fiat, e alcune unità, hanno ricevuto il cavo a 78 poli fra cui la D 345 1121. Proprio la D 345 1121, oltre al servizio commerciale cargo, viene spesso utilizzata anche in supporto al treno storico siciliano anche in compagnia della storica D 445 1034. L’associazione TrenoDoc nell’anno 2013 in soli tre giorni ha restaurato la locomotiva nella livrea verde magnolia-isabella, ridando nuova vita alla sua livrea fortemente deteriorata, ma anche in virtù dell’imminente treno storico Palermo-Castelvetrano che è stato effettuato nel mese di Novembre 2013. Ci auspichiamo che anche la D 345 1121 potrà essere inserita nell’asset storico di Fondazione FS.

D 445

La I serie è uscita di fabbrica nella livrea verde magnolia-isabella e vetri frontali avvolgenti, mentre la II serie nella livrea navetta, arancione e viola, senza vetri avvolgenti e con il telecomando a 78 poli per potere gestire la locomotiva dalla carrozza pilota, mentre la III serie uguale alla II serie differiva nella presenza dei 5 fanali frontali. I vetri avvolgenti della I serie sono stati sostituiti, per motivi di sicurezza, nei primi anni 80, con gli attuali vetri piani, tra l’altro più economici e robusti. La D 445 è dotata di un potente motore Fiat a 12 cilindri a “V” di 95.700 cc con potenza di 1.560 KW e con una  velocità massima di 130 km/h. A differenza delle precedenti locomotive, la D 445 è stata progettata con l’apparecchiatura REC in modo da risolvere il problema del riscaldamento delle vetture ed evitare nei mesi invernali, di inserire in composizione al treno il carro riscaldo. In particolare la D 445 1034, che si trova al Deposito Locomotive di Palermo, in precedenza si trovava al deposito di Taranto, affidata alle cure della ATSP (Associazione Treni Storici Puglia) che ne ha curato il restauro nel 2014, fa parte del primo lotto di locomotive costruite a meta anni 70, definita di prima serie, che andavano da 1001 a 1035; nel 2015 è arrivata in Sicilia per potere trainare i treni storici sulle linee non elettrificate, nella speranza di potersi alternare in futuro con una locomotiva a vapore. La D 445 1034 infatti è stata spesso protagonista di numerosi treno storici, come non citare il recente impegno nei 6 treni storici estivi, denominati Treno del Barocco. La D 445 1034 assieme alla 1006 e alla 1011 fanno parte dell’asset storico di Fondazione FS.